Le memorie DDR ( acronimo di D ouble D ata R ate ) garantiscono una larghezza di banda doppia rispetto alle SDRAM di tipo PC100 e PC133 e sono particolarmente indicate per workstation e server ad alte prestazioni. Il raddoppio delle prestazioni si ottiene sfruttando sia la fase ascendente ( da “ 0” a “ 1” ) sia quella discendente ( da “ 1” a “ 0” ) del segnale di clock usato per il trasferimento dei dati , che può essere rappresentato come un'onda quadrata. I moduli DDR, che si presentano fisicamente come delle memorie DIMM a 184 piedini (contro i 168 delle precedenti SDRAM) sono usati in una vasta gamma di applicazioni, e soprattutto in workstation e server di fascia alta che richiedono memorie ad alta densità e di elevate prestazioni. L'aumento di performance ottenuto tramite la tecnologia DDR è da considerarsi fondamentale per far sì che la memoria mantenga il passo delle crescenti prestazioni dei microprocessori. DDR rappresenta inoltre una soluzione redditizia anche per i produttori di memorie, in quanto non richiede grossi investimenti in sviluppo e produzione, con una struttura costi in linea con le SDRAM di tipo convenzionale.